Lotta Comunista ha senso di esistere?

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_Jack_90
view post Posted on 14/12/2007, 22:46 by: _Jack_90




Le verita' di per se' evidenti, caro tabarro, di solito non hanno bisogno di argomentazioni. Ma per te faro' un'eccezione.
Avete affermato esplicitamente che non e' necessario che "tutti gli operai" capiscano cos'e' scritto sul vostro giornale. Questo e' un atteggiamento elitista, che tu lo voglia o no.

QUOTE
In Russia il Partito comunista č stato per anni il primo partito politico. Attualmente, oltre il 70% della popolazione rivorrebbe l’URSS.

Questi dati li hai trovati alla sede di partito? :P Detto questo, i russi sono passati da una dittatura sanguinaria a stampo socialista a una dittatura sanguinaria. Decidere quale delle due sia meglio non e' esattamente semplice.
Per quanto riguarda la yugoslavia, devo darti ragione: Tito ha fatto si' che, mentre era vivo, non scoppiassero conflitti etnici...ma a che prezzo? E poi, non e' che abbia messo in atto alcuna soluzione a lungo termine: tant'e' vero che appena e' morto e' sciopato tutto.


QUOTE
E dimmi, č forse anacronistico essere marxisti, analizzare minuziosamente ogni turbamento dei rapporti di forza dell’imperialismo europeo e dell’imperialismo unitario e diffondere la scienza nella propria classe?

Lotta comunista non diffonde un bel nulla. LC e' un gruppo di 5 persone: tre studenti universitari, un lavoratore, e un criceto (che contano come persona per arrotondare), i quali si ostinano a redarre e distribuire un giornale che capiscono solo loro. E...si', essere marxisti E' ANACRONISTICO. Come citare Lenin, del resto.
Per non parlare dell'idea dei "rivoluzionari di professione". L'ennesima giustificazione dello stato. Anzi, dato che ci siamo, cito un grande uomo dell'epoca, Buenaventura Durruti, sull'argomento (video in spagnolo):

QUOTE
[...]lottiamo per la rivoluzione, non aspettiamo aiuto da nessuno. Mostreremo a voi, bolscevichi russi, come si fa la rivoluzione. Nel suo paese c'e' la dittatura: nell'armata rossa ci sono colonnelli e generali, mentre nella mia colonna non ci sono ne' capi ne' subordinati. Abbiamo tutti gli stessi diritti, siamo tutti soldati. Anche io sono un semplice soldato.

"Gli uomini della sua colonna sono accusati di essere caduti in un certo disordine. Caos, dicono alcuni. I militari professionali hanno difficolta' nel farsi rispettare. Lei cosa ne pensa?"

I borghesi tendono sempre a indentificare la liberta' con il caos. Abbiamo organizzato l'entusiasmo, non l'obbedienza. Ogni uomo, ogni donna e' responsabile davanti a se stesso e davanti agli altri. Questa e' la nostra forza. [...]

Ora, tornando alla domanda nel post scrittum di Psyched, io no, non sono anarco-comunista. E no, non credo in tutto quello che diceva Durruti. Credo, per esempio, nella proprieta' privata (e non per forza "parziale", come la proponeva Malatesta). Non ho un filosofo o un pensatore di riferimento. Non in particolare, almeno. Spazio da Bakunin, a Malatesta, a Stirner, ai moderni "libertarians" americani, ai filosofi e ai pensatori liberali (Locke, Smith, Jefferson..). In effetti, il mio pensiero e' composto da "poche idee, ma confuse".
Credo, comunque, che il miglior sistema di governo sia quello che garantisce il maggiore benessere al maggiore numero di persone possibile. Credo che questo sistema non possa essere raggiunto se viene negata, prima di tutto, la liberta' e l'indipendenza politica di ogni individuo. E credo che quando un'idea dimostra di fallire, sia inutile continuare a far finta di nulla.
Anche a me piacerebbe che arrivasse la rivoluzione internazionalista, liberasse l'umanita', e vivessimo tutti felici e contenti. Ma abbiamo scoperto che cosi' non funziona...quindi, let's think of something ELSE.
 
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73 replies since 13/10/2007, 00:52   33035 views
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